DECRETO RIAPERTURE: TUTTE LE NOVITÀ DAL 26 APRILE, PREVISIONI PER LA SARDEGNA

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La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che elenca e disciplina le misure per la graduale ripresa delle attività economiche nel Paese, a seconda della zona di rischio – rossa, arancione o gialla, nuovamente istituita. Vediamo di seguito i principali punti del decreto, il calendario delle aperture e cosa è previsto per la Sardegna, attualmente unica regione in zona rossa – che per molti esperti in realtà non è giustificata.

Proroga dello stato di emergenza

Il decreto prevede la proroga fino al 31 luglio dello stato d’emergenza legato alla situazione epidemiologica.

Certificazione verde

È previsto l’inserimento, in linea con la richiesta del parlamento europeo, della certificazione verde Covid-19, detta anche green pass, che certificherà:

  • lo stato di avvenuta vaccinazione, oppure
  • la guarigione dall’infezione, oppure
  • l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo effettuato fino a 48 ore prima.

Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione hanno una validità di 6 mesi. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto possono richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario, oppure alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa. Per la richiesta del certificato da parte di coloro che sono guariti dal virus è necessario rivolgersi al proprio medico di base.

Il green pass può essere cartaceo o digitale. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono inoltre riconosciute come equivalenti, e si prevede dal 1° giugno la nascita del green pass europeo, il sistema digitale per potersi spostare in sicurezza tra i Paesi dell’UE.

Misure da zona rossa

Dal 1° maggio al 31 luglio 2021 i presidenti delle Regioni e delle Province autonome possono disporre l’applicazione delle misure stabilite per la zona rossa, nonché ulteriori misure più restrittive in 2 casi specifici:

  • nelle province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti;
  • nelle aree in cui la circolazione di varianti Covid determini alto rischio di diffusione o malattia grave.

Spostamenti

Da lunedì 26 aprile sono consentiti gli spostamenti senza bisogno di autocertificazione o di green pass tra Regioni o Province autonome che si trovino in zone gialle o bianche. Per spostarsi tra Regioni in zona arancione o rossa serve invece il pass (certificazione verde), o l’autocertificazione per motivi di salute, lavoro, necessità. Resta sempre permesso il rientro al proprio domicilio o residenza.

Dal 1° maggio al 15 giugno in zona gialla e arancione è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata diversa dalla propria in 4 persone al posto di 2, con minori di 18 anni anziché 14.

In zona rossa non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private.

Scuola e università

Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie) e, per almeno il 50% degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).

Si torna in classe anche nelle scuole superiori: in zona gialla e arancione presenza garantita dal 70% al 100%, in zona rossa presenza garantita dal 50% al 75%.

Riaprono anche le università: in zona gialla e arancione dal 26 aprile al 31 luglio le attività si svolgono prioritariamente in presenza. In zona rossa il decreto raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Sta prendendo forma la proposta di mantenere aperte le scuole in estate, su base volontaria per insegnanti e studenti, per il recupero delle materie ma soprattutto della socialità e aggregazione tra i ragazzi.

Ristorazione

Dal 26 aprile i ristoranti sono aperti a pranzo e a cena, ma solo in zona gialla e solo all’aperto, nel rispetto degli orari di coprifuoco attualmente ancora vigenti. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti alloggiati.

Dal 1° giugno 2021, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, sono consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati.

Spettacoli e musei

Dal 26 aprile e solo in zona gialla riaprono al pubblico gli spettacoli dal vivo, cinema, teatri, sale concerto, live club. I posti a sedere sono preassegnati a una distanza di 1 metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è pari al 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori all’aperto. Restano invece sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di queste condizioni.

Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura con modalità di fruizione contingentata. L’apertura è stata consentita anche il sabato e nei giorni festivi, a condizione che l’ingresso sia stato prenotato con almeno un giorno di anticipo.

Sport di squadra, piscine, palestre

Sempre dal 26 aprile e sempre solo in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Dal 15 maggio riaprono le piscine all’aperto e dal 1° giugno le palestre.

Fiere e congressi

Il nuovo decreto segna anche la ripresa di fiere, convegni e congressi: dal 15 giugno riaprono le fiere e dal 1° luglio via libera a convegni e congressi.

Centri termali e parchi tematici e di divertimento

Dal 1°luglio sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento. Resta confermata l’attività dei centri termali adibiti a presidio sanitario limitatamente all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche.

Caso Sardegna: a quando il cambio colore?

La Sardegna rimarrà in zona rossa per quanto? L’isola, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione, rischia di restare nella fascia con le misure più restrittive almeno sino al 10 maggio, si legge nell’ordinanza di Speranza. C’è la possibilità per la regione di tornare in fascia arancione (visto l’Rt attuale a 0.97), tenendo sotto controllo la curva epidemiologica, da inizio maggio. Venerdì 30 è prevista la cabina di regia per la valutazione del passaggio.

Come è noto, affinché possa esserci il passaggio in zona con meno restrizioni è necessario che la situazione di basso rischio permanga stabile per almeno 14 giorni. Quindi la Sardegna, nel migliore dei casi, riacquisterà la zona gialla solo il 17 maggio 2021, se la curva dei contagi si manterrà in discesa. Venerdì ne sapremo di più.

Fonti: QuiFinanza, Ansa, Today

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Salvatore e Carlo Iadevaia

Dottori Commercialisti e Revisori dei Conti
Fondatori dello Studio Iadevaia

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