DECRETO SOSTEGNI BIS, LA BOZZA: VANTAGGI PER P.IVA, IMU E SANITÀ

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Tra le misure contenute nella bozza del decreto-legge sostegni bis circolata in questi giorni già definite ci sono nuovi ristori in arrivo per le Partite Iva, insieme a numerosi altri interventi previsti come la proroga dello sconto sugli affitti dei negozi, lo slittamento della plastic tax, aiuti e contributi per famiglie in difficoltà a causa della pandemia di Coronavirus, la proroga dello smart working nelle aziende private e vantaggi per i mutui dei giovani under-36. Il nuovo decreto prevede inoltre altri due mesi di Rem ‘allargato’ (Reddito di emergenza), con un accesso più semplice al sostegno economico. Per le famiglie in difficoltà vengono stanziati 500 milioni di euro, da destinare ad aiuti alimentari e contributi per gli affitti. Pub, bar e ristoranti non pagheranno il canone rai per il 2021. 10 del 48 articoli della bozza per ora hanno solo il titolo, manca ancora il testo.

Riportiamo di seguito un estratto dei principali articoli:

Nuovi ristori per Partite Iva

”Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19 – si legge nella bozza – è riconosciuto un ulteriore contributo a fondo perduto a favore di tutti i soggetti che hanno la partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto”. La misura viene erogata automaticamente a tutti coloro che hanno già beneficiato dei ristori erogati con il primo dl sostegni e sarà di pari importo.

Incentivo fiscale per chi investe in PMI innovative

Un incentivo fiscale per le persone fisiche che investono in pmi innovative e start up. Chi sottoscrive quote di capitale di queste tipologie di imprese, e le detiene per almeno tre anni, non pagherà al momento della vendita la tassazione del 26% sulla plusvalenza eventuale. La stima degli effetti finanziari dell’agevolazione, si legge nella relazione tecnica, è stata fatta considerando l’ammontare degli investimenti in start up innovative e pmi innovative presente nelle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno 2018 e pari a circa 124,5 milioni. Altra agevolazione per le persone fisiche riguarda chi utilizza le plusvalenze da cessioni di partecipazioni acquisite mediante la sottoscrizione di capitale a condizioni che queste plusvalenze, entro un anno dalla loro realizzazione, vengano reinvestite appunto in start up innovative o in pmi innovative.

Aiuti alimentari e contributi per affitti famiglie

È stanziato un fondo da 500 milioni per misure di economia sociale per le famiglie, nella forma di aiuti alimentari, contributo per il pagamento degli affitti e delle utenze domestiche, secondo quanto prevede la bozza. Il decreto proroga inoltre il reddito di emergenza per altri due mesi, giugno e luglio. Per i gli under-36 che intendono acquistare la prima casa, è prevista l’esenzione delle imposte indirette (di bollo e catastale).

Sconto su tassa rifiuti 2021

Continuando la lettura della bozza, vediamo che sono stanziati 600 milioni per i Comuni per le agevolazioni sulla Tari, la tassa sui rifiuti. “In relazione al perdurare dell’emergenza epidemiologica, al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari” si legge.

Plastic tax e smart working

La bozza stabilisce inoltre il differimento dell’entrata in vigore della plastic tax al primo gennaio 2022. Sul fronte delle smart working, inoltre, il testo prevede una proroga al 30 settembre per il settore privato.

Stop Imu giugno per beneficiari ristori

Stop all’Imu di giugno per le attività beneficiarie dei ristori a fondo perduto, secondo quanto prevede la bozza del decreto sostegni bis. L’esenzione si applica solo agli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori. Costo dell’operazione 216 milioni di euro per l’anno 2021.

Fondo mutui prima casa esteso a fine anno

E ancora: proroga al 31 dicembre 2021 delle deroghe per l’accesso al Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all’acquisto della prima casa, si legge ancora nella bozza, che estende la durata e conferma l’accesso al Fondo Gasparrini ad una platea di soggetti più vasta rispetto a quella cui ordinariamente si rivolge il Fondo, sul presupposto della permanenza su questi soggetti delle difficoltà economiche originate dai provvedimenti adottati dal governo per il contenimento della diffusione del virus.

Misure anti-liste attesa prorogate al 31 dicembre 2021

Tenuto conto del protrarsi dello stato di emergenza Covid-19, sono prorogate al 31 dicembre 2021 anche le misure straordinarie già introdotte dal cosiddetto ‘Dl Agosto’, mirate ad abbattere le liste di attesa, causate dai ritardi nell’assistenza sanitaria dovuti alla pandemia.

Le Regioni e Province autonome potranno “aumentare la possibilità di recupero delle prestazioni ospedaliere non erogate nel 2020, attraverso il riconoscimento degli istituti già previsti dall’articolo 29, comma 2 del dl 104/2020″, ovvero tramite “prestazioni aggiuntive per i dirigenti medici e sanitari nonché del personale del comparto sanità dipendenti del Servizio sanitario nazionale”, e il “reclutamento, in deroga ai vigenti Ccnl di settore, attraverso assunzioni a tempo determinato, di personale del comparto e della dirigenza medica e sanitaria o attraverso forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa”.

Possibilità prevista anche per “le prestazioni ambulatoriali” attraverso “prestazioni aggiuntive per i dirigenti medici e sanitari, nonché del personale del comparto sanità dipendenti del Ssn, nonché incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna“.

+100 milioni in 2021 per prestazioni da sanità privata

Al fine di abbattere le liste di attesa, si prevede che le Regioni e le Province autonome possano “integrare gli acquisti di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale” da strutture private accreditate “per recuperare le prestazioni non erogate nel 2020 […] nei limiti di 100 milioni di euro. […] A tal fine le Regioni e le Province autonome devono rimodulare il piano per le liste d’attesa” adottato ai sensi dell’articolo 29 del cosiddetto Dl agosto, “prevedendo, ove ritenuto, il coinvolgimento delle strutture private accreditate e conseguentemente rimodulando l’utilizzo delle relative risorse”.

Quasi 50 mln in 3 anni per controlli ex pazienti Covid

Un “programma di monitoraggio dedicato” per i pazienti che hanno avuto Covid, modulato sulla gravità dei sintomi e finalizzato anche alla diagnosi precoce di eventuali sequele della malattia. È quanto previsto all’articolo 31 della bozza, in cui si parla di “garantire la presa in carico omogenea su tutto il territorio nazionale” di questi pazienti. Per farlo “il Ssn garantisce le prestazioni di specialistica ambulatoriale” necessarie, “senza compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito, per un periodo di 2 anni”, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Niente ticket per 2 anni per permettere dunque ai guariti, che sono stati dimessi dopo un periodo di ricovero per Covid, di monitorare l’impatto che ha avuto su di loro la malattia. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, si legge all’articolo 31 della bozza, “attivano i programmi di monitoraggio”.

2 miliardi per crediti compensabili fino a 3 milioni/anno

Per sostenere la liquidità delle imprese “favorendo lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi attraverso la compensazione si prevede che, dal primo gennaio 2021, il limite massimo dei crediti d’imposta e contributi compensabili o rimborsabili è fissato in 3 milioni per ciascun anno“. La possibilità di utilizzare in compensazione un maggiore ammontare di crediti (entro lo stesso anno di presentazione della dichiarazione) determina solo un’anticipazione di oneri finanziari per il 2021.

Ace innovativa rafforzata, credito imposta anticipato

La misura viene reintrodotta e rafforzata per l’anno d’imposta 2021 e si prevede la possibilità di usufruirne anticipatamente sotto forma di credito d’imposta. Il decreto prevede in pratica la possibilità di calcolare un rendimento Ace (Aiuto Crescita Economica, sostanzialmente una deduzione dal reddito imponibile netto) del 15% sugli aumenti di capitale effettuati nel 2021 fino a 10 milioni e di trasformarlo in credito di imposta da utilizzare in compensazione nello stesso anno, precludendo la deduzione Ace nei limiti del reddito imponibile e il riporto agli anni successivi delle eventuali eccedenze.

2 miliardi in più su debiti commerciali di enti territoriali

Incrementato di 2 miliardi di euro il Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili destinato a concedere anticipazioni a Regioni, Province autonome ed enti locali che si trovino in uno stato di carenza di liquidità, anche dovuta al protrarsi della situazione straordinaria di emergenza sanitaria, per far fronte al pagamento dei propri debiti di carattere commerciale certi, liquidi ed esigibili.

61 mln a fondo perduto a società sportive per tamponi

Contributi statali a fondo perduto, per un totale di 61 milioni, alle società sportive sia professionistiche sia dilettantistiche per le spese sostenute per la prosecuzione degli eventi sportivi nell’era Covid, prevede ancora la bozza del dl sostegni bis allo studio dell’esecutivo, all’art. 39.

“Al fine di sostenere gli operatori del settore sportivo interessati dalle misure restrittive, è istituito per l’anno 2021 un fondo con una dotazione di 61 milioni di euro, al fine di riconoscere un contributo a fondo perduto a ristoro delle spese sanitarie per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da Covid-19, in favore delle società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro Coni operanti in discipline ammesse ai Giochi olimpici e paralimpici”.

Fonti: Adnkronos, Affari Italiani, Corriere

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Salvatore e Carlo Iadevaia

Dottori Commercialisti e Revisori dei Conti
Fondatori dello Studio Iadevaia

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