20 novembre 2020
Quando apri la Partita Iva, la prima cosa da fare per te e per la tua attività imprenditoriale, è la scelta della forma giuridica migliore da adottare. Tra le varie forme giuridiche d’impresa, troviamo le individuali e le collettive. Ognuna di esse, ha diversi costi di gestione (tenuta della contabilità) a seconda che si tratti di regime contabile forfettario, ordinario o semplificato.
Tra le prime forme giuridiche, c’è la ditta individuale e l’impresa familiare.
Le imprese collettive sono le società di persone:
- S.s. (società semplice);
- S.n.c. (società in nome collettivo);
- S.a.s. (società in accomandita semplice)
E le società di capitali:
- S.r.l. (società a responsabilità limitata);
- S.r.l.s. (società a responsabilità limitata semplificata);
- S.p.a. ( società per azioni);
- S.a.p.a. ( società in accomandita per azioni).
Tra gli aspetti più importanti da valutare, per determinare la scelta più consona troviamo:
- gli obiettivi dell’imprenditore o degli imprenditori e le prospettive economiche;
- la loro situazione personale e patrimoniale, quindi il rischio d’impresa;
- l’esperienza nel settore.
La maggioranza degli imprenditori italiani adotta l’apertura di una forma societaria, nello specifico la S.r.l. nella quale il patrimonio della società è separato da quello dei soci, e dà la possibilità di sfruttare la tassazione proporzionale.
Per i redditi medio alti, risulta la più conveniente rispetto a quella progressiva per scaglioni di reddito.
Nel mondo delle piccole e medie imprese italiane, moltissimi imprenditori operano con società di persone, in alcuni casi può essere saggia la scelta di una S.a.s. o di una S.n.c.
Nella S.a.s:
- non è necessario versare capitale sociale al momento della costituzione;
- la contabilità è solo ricavi e costi, con inferiori adempimenti burocratici e costi vivi da sostenere.
La S.n.c. può essere valutata nelle situazioni in cui:
- il business è a livello familiare o tra persone con stretti legami personali;
- la situazione di un socio non si vuole che vada ad influire su quella della società.
Non esiste una scelta assoluta, ogni situazione imprenditoriale è strettamente personale e unica, e necessità di un’attenta analisi in due fasi:
- l’avvio;
- lo sviluppo.
Quando cresce il fatturato, o l’azienda ha delle esigenze particolari, necessita di una trasformazione.
Per ottimizzare il carico fiscale e previdenziale dell’impresa, per tutelare l’imprenditore o gli imprenditori, e per il benessere del proprio business è consigliabile affidarsi alle valutazioni e alla professionalità di un Dottore Commercialista.
Fonti: Fiscomania, Pagare meno tasse, Il commercialista online.